il lavoro è dignità

Certo un epitaffio come questo oggi sarebbe impensabile: ha consacrato la sua esistenza alla missione di CAPO CANTONIERE…. insomma uno stradino!!!

il cantoniere.jpgUn lavoro modesto, ma vissuto con zelo e persino con amore, che gli é valso la stima e persino, ancora, l’affetto dei superiori,dunque un lavoro manuale, modesto, ma un lavoro fonte di orgoglio e di identità

Davvero il lavoro può e dovrebbe essere molto di più che un’occupazione e una fonte di reddito.

lavoratori

lo scalpellino copia.jpgAnche il lavoro é raccontato sulle lapidi, come parte dell’identità.

E sono messi nella pietra anche i più modesti e umili, che oggi non ci sembrerebbero forse degni di essere ricordati.

materassaja copia.jpg

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

e allora ecco Rosa “materassaja donna laboriosa”

e anche Giovanni
“semplice buono religioso
onesto assiduo nel lavoro
di SCALPELLINO INTELLIGENTE”


due vite diverse

 

zooiatro.jpgnei campi copia.jpg

 

Uno zooiatro… e che cos’é?

Dovrebbe essere un veterinario, ma molto, molto più elegante, altrochè un bevitore di montenegro.

“con molta lode e onore fu licenziato a Bologna e resse il comune e fu magistrato, e con onore  abilità e disinteresse” e alla fine  é qui,

accanto a

“l’agricoltore peritissimo che condusse nei suoi campi vita semplice e operosa”

Due vite con un senso, anche se fa riflettere come siano state diverse , una che si é realizzata sotto i riflettori e l’altra nel silenzio dei suoi campi.

Niente conclusioni.