Certo un epitaffio come questo oggi sarebbe impensabile: ha consacrato la sua esistenza alla missione di CAPO CANTONIERE…. insomma uno stradino!!!
Un lavoro modesto, ma vissuto con zelo e persino con amore, che gli é valso la stima e persino, ancora, l’affetto dei superiori,dunque un lavoro manuale, modesto, ma un lavoro fonte di orgoglio e di identità
Davvero il lavoro può e dovrebbe essere molto di più che un’occupazione e una fonte di reddito.
Una passeggiata nei dintorni, un cimitero davvero “sulla collina”. Tante storie, tutte tenute assieme, quelle dell’800 con quelle del 2000. Qui la gente é civile, ai suoi ci tiene, vivi o trapassati che siano.
Una piccola galleria
Una domestica: davvero una rarità una lapide che ricordi questo mestiere.
E sono i suoi datori di lavoro a scrivere l’epitaffio: ancora più raro!
Mi piace l’elegante eufemismo di quell’ “ospite”…
ma poi non hanno saputo tacere il titolo di “AVV.” 
La Contessa
Questa lapide mi é sembrata speciale per la elegante sobrietà e la severità così rare specie per persone di rango
Il chirurgo
valente visse più caro alla scienza
la casalinga
ha avuto l’onore di una splendida tomba e una lastra di magnifico marmo: il suo titolo?
Casalinga, ma soprattutto “buona amica di mamma” nella tomba della super mamma.
Quanti titoli: ispettore capo delle FFSS, scrittore, autore, storico locale.
Un epitaffio fatto solo di titoli, nemmeno una parola affettuosa o di rimpianto.
