dormono “sul balcone” : le due sorelle

Il titolo é volutamente un po’ furbo….Cingoli (MC) é  su una collina alta e scoperta, con un infinito paesaggio, tanto che é soprannominata “il balcone delle Marche”.

Così gli abitanti del suo cimitero, anche questo sulla collina, si può dire che dormano sul balcone… Oltre ad avere un panorama magnifico é anche ricco di storie interessanti: fra le altre queste delle due sorelle, figlie di una famiglia danarosa .

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ELGINA PELATELLI

..sicura di aver compiuto il dovere /  serenamente passò / a vita immortale / d’ingegno sagace colto / di carattere leale franco / per più di trent’anni / istruì la gioventù / coll’esempio colla parola / visse nubile per dedicarsi / a formare le menti e i cuori / delle sue alunne / fu credente senza rispetto umano / lasciò larga eredità d’affetti…

(senza rispetto umano forse significa senza vergognarsi a mostrarlo e poi sbucano fuori I Sepolcri del Foscolo…del resto era colta! )

 

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e la sorella IIFIGENIA : “modesta operosa maestra / in privati istituti / ebbe lodi ed affetti / figlia e sorella esemplare / terziaria francescana fervente / alleviò dolori terse lacrime / con amore infinito / umile buona religiosa / sopportò serenamente il male / fisa la mente in dio…”

Insomma delle due sorella  IFIGENIA é stata la meno brillante… le parole lo dicono : modesta, operosa, istituti privati…. non é stata sagace, colta, non  istruì… come la sorella ELGINA.

Eppure mi piace di più l’Ifigenia che alleviò dolori e asciugò lacrime, chissà perché…

Il figlio postumo

Nel cimitero di Cingoli,
aereo paese delle Marche interne “le autorità preposte” anzichè  rifare il cimitero buttando via tutto quanto c’era hanno deciso di lasciare i vecchi sepolcri, le lapidi antiche e le tombe nella terra.
Questo rispetto é un dono per chi oggi cammina su questa collina (una vera collina affacciata sul paesaggio) e legge le storie, le donne,  gli uomini e insomma la vita vissuta e raccontata negli epitaffi

Questa che pubblico é una tomba dell’800 per cui la lapide é quasi illeggibile e io la trascrivo: mi pare magnifica la storia raccontata in breve dai figli “grati” di questo uomo dalla vita difficile ma che – stavo per dire – ha venduto cara la pelle.

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FILIPPO PIERGILI
Figlio postumo di un umile
vittima del lavoro
crebbe orfano infra gli stenti
ma nella tenace fatica
trovò la forza di avere
una famiglia
ed elevarla a migliore stato.
All’opera industre e all’esemplare
probità del loro genitore grati posero
i figli questa memoria.