un mistero sulle rive del Nera

Una splendida lastra di travertino incisa con caratteri di grande eleganza e solo un cespuglio sempreverde a ornamento per una delle lapidi più intriganti e poetiche.
Oltre che bella questa lapide è unica anche per un’altra caratteristica.
Non ci sono date, non ci sono nomi né luoghi né imprese, né titoli, né niente, non si sa neppure se chi è morto è un lui o una lei, né se l’autore sia chi è rimasto o chi se ne è andato…
L’unica cosa che si sa è che si amavano
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E se io parto
mentre tu rimani
sappi che continuerò
a vivere vibrando
a un ritmo diverso
dietro a un velo
che il tuo sguardo
non potrà penetrare.
Non mi vedrai
e allora dovrai aver fede
aspetterò il giorno
 in cui potremo di nuovo
librarci in volo insieme
ognuno di noi due
conscio della presenza dell’altro.
Fino ad allora
vivi la tua vita
nella pienezza
e quando hai bisogno di me
sussurra il mio nome
nel tuo cuore…
e io sarò con te.

 

Scopro adesso, grazie all’ amico Leopiero di tracce minime, che il testo è la poesia Ascensione di Coleen Hitcook. Gliene sono grata, sulla lapide non c’era citazione o è nascosta dai cespugli

dormono sulle rive del Nera

Nella stretta valle ai piedi dei Sibillini che parte da Castelsant’Angelo  sul Nera  c’è appena posto per la strada e il fiume che fresco e purissimo scorre lì accanto.

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In un piccolo slargo si apre il cancello del cimitero, bello perchè ricco di tutte le pietre e le storie fin dall’800 sono state raccolte e rispettate; e sono espressioni di una ricchezza e di una originalità insospettabili in un posto così impervio e isolato.

DSCN0803 copiaCopier.jpegE poi il tutto è accompagnato dallo scorrere allegro e impetuoso delle acque del Nera che appena scese dal monte si avviano svelte verso la pianura… Insomma dormono sulle rive del Nera.

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