Una tomba ricca non solo per la bellezza della scultura, ma anche per le numerose lapidi che contiene, ognuna, quasi, interessante a suo modo. Intano in alto il capostipite Alessandro che fu “artefice del Risorgimento Agricolo Nazionale” che forse non tutti sanno esserci stato.
Poi la scultura centrale del padre di 12 figli (dodici!) che è stato un “giusperito valente e padre affettuosissimo”.
C’è anche un modesto Romolo che “umilmente visse del lavoro” e Anna” maestra sapiente donna esemplare nel memore cuore dei suoi cittadini…”
Ma la più intrigante è quella di Pietro Fumat, ospitato qui per il suo matrimonio con Anna, ma che doveva essere un tipo speciale, con una storia molto diversa da quella della tranquilla famiglia borghese e provinciale dei Garofoli. Nato in Francia, forse un anarchico come adombra la frase “di terra in terra” che fa venire in mente l’inno “Addio a Lugano” e anche quel “temprato nella lotta”… e aveva trovato pace qui, sotto il Catria “di cui amava la solitudine”.
Nelle lapidi di queste antiche tombe di famiglia tante storie che si possono leggere e (forse) anche un po’ immaginare.
salve , casualmente studiando una foto con dedica ho trovato pietro fumat qui, mi claudio è possibile sapere in quale cimitero si trova?
salve! Mi dispiace ma purtroppo non ho scritto la provenienza di questa lapide… cercherò nell’archivio e se avrò successo glielo farò sapere. Nel testo l’unica indicazione è il Monte Catria, i cimiteri visitati in quella zona non sono poi numerosissimi e dovendo stare in casa ho abbastanza tempo per fare la ricerca. Spero a presto
ho trovato la foto in archivio: è nel cimitero di Sassoferrato. Spero di essere stata utile