Nella tranquilla provincia marchigiana ecco una lapide ricca di mistero.
Intanto è di una suora e quasi sempre le loro lapidi sono estremamente sobrie, solo le date e il nome.
Qui invece la foto di una bella donna nera e tutta una storia, quella di una bambina che in Africa viene riscattata, dunque comprata, all’apparente età di otto anni ed entrata “subito” in monastero dove visse per settant’anni.
Dalla schiavitù al monastero…. e con un nome inventato e senza una data di nascita certa… un’altra storia speciale e nascosta.
la piccola suoraultima modifica: 2013-01-28T08:10:57+01:00da
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Riscattata sta a significare che il missionario che è citato sulla lapide ha pagato il prezzo per liberarla dalla schiavitù, probabilmente si trattava di un religioso dell’ordine dei Mercedari (ordine religioso con una storia plurisecolare nato per liberare chi si trovava appunto in condizione di schiavitù), che poi sia effettivamente entrata subito in monastero… Vengono dei dubbi… Considerando che l’età minima per emettere i voti semplici, cioè temporanei e non vincolanti (per il codice di diritto canonico, ovvero l’insieme di norme legislative della Chiesa), è di anni 18, e soprattutto che molti ordini religiosi e monastici non accettavano minori di anni 11 nei “noviziati minori”, alcuni ordini (trappisti, certosini, cistercensi) addirittura non accettavano e tuttora non accettano minori di anni 21 nei loro noviziati per avere la certezza di una scelta libera e non forzata da parte del/la candidato/a; soprattutto non si accettavano “neofiti” (cioè chi si era convertito al cristianesimo da poco tempo), se non dopo un certo periodo di tempo. Credo che la lapide esemplifichi un percorso di vita che è durato in realtà qualche anno, probabilmente (è una ipotesi sulla base di quanto detto sopra, non è una certezza) una volta liberata dalla schiavitù è stata affidata a un istituto religioso, ha ricevuto il battesimo, una istruzione e forse lì può aver avvertito una chiamata a una forma di vita religiosa.